La Pratica filosofica di comunità risponde al diffuso bisogno di riflessività avvertito all’interno delle professioni, in particolare in quelle che si misurano col campo delle relazioni sociali. La Philosophy for children rappresenta una delle più significative esperienze pedagogiche contemporanee, diffusa in Italia già dagli anni Novanta.
“Quando uno riflette-in-azione, diventa un ricercatore in un contesto pratico. Non dipende dalle categorie di una teoria e di una tecnica predefinite, ma costruisce una nuova teoria del caso unico. La sua indagine non è limitata alla scelta ponderata di mezzi a partire da un preliminare accordo sui fini. Non tiene mezzi e fini separati, ma li definisce interattivamente mentre va definendo una situazione problematica. Non distingue il pensare dal fare”.
Resoconto di un operatore sociale sulla sua esperienza di formazione:
“Durante le sessioni è migliorata la mia capacità di ascolto, ho avuto modo di dare dignità ai miei pensieri che sono divenuti formulazioni logiche condivisibili. Il dialogo filosofico mi ha offerto un modello sia teorico sia procedurale che mi apre al pensiero logico come a una pratica possibile, condivisibile con i più, consentendomi di pensare dinamicamente, di destrutturare, approfondire le asserzioni, i luoghi comuni, il pensiero ingenuo, le idee preconcette (tutte sovrastrutture che impediscono di accedere al pensiero creativo) per poi ricostruirle in una nuova ottica creativa, soggettiva e oggettiva allo stesso tempo, perché frutto di un lavoro condiviso e condivisibile”
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